martedì 12 novembre 2013

“Siamo ciò che mangiamo” diceva Feuerbach.


 
Purtroppo è vero il nostro corpo rappresenta ciò che mangiamo.. e io sono un esempio.. La classica bella ragazza italiana con i suoi chili e le sue curve..ma non mangio “schifezze” mi riferisco a patatine fritte hamburger al Mcdonald .. ma cose buone con gusto e profumi.



Un altro grande  filosofo della vita , Claude Lèvi-Strauss  afferma  che il cibo non serve solo ad appagare un fabbisogno calorico , ma prima di tutto a “soddisfare” un appetito “simbolico”. …forse è per questo che mia madre mi dice sempre..prima gli occhi..poi il naso e per ultimo il gusto…
 
Mangiare è un rito che ci accompagna dalla nascita fino alla morte. La vita è anche questo scoprire nuovi gusti e nuovi profumi, lasciarsi trasportare dalla curiosità di una tradizione culinaria che cambia in ogni momento e in ogni situazione.







Fin da bambina sono stata abituata a mangiare bene, ad apprezzare i frutti della stagione..dai passati di verdura ..ad un buon   risotto al tartufo e in questo mese il tartufo bianco è strabiliante .. la  tartare (che io amo follemente fatta con tutte le salse e le verdure del caso… ) e poi le guancette al barolo  accompagnate da  una polentina o dai dei ravioli allo stracchino … un sogno!!!!!
 
 
 

Mi sta venendo l’acquolina in bocca parlando di questi piatti.

 Ma che dire non tutti hanno avuto la fortuna di crescere in mezzo a questo mondo.


L'altra sera io e la mia famiglia francese abbiamo mangiato il lesso con  le verdure accompagnate con le varie salse e mostarde. La mia mente è saltata al carrello del bollito che prepara mia madre..(+Lara Elisabetta Belgrado Barzan)… le sue frasi ..per fare un buon lesso servono 7 tagli di carne diversi..tutto deve essere cucinato con calma…tutto deve essere schiumato… ogni carne deve avere la sua pentola… come ci sono 7 carni servono anche 7 verdure di stagione …. Non devono mancare  le patate lesse e le biete.. quanti ricordi..quanti profumi ritornano nella mia mente…. Con questa carne ci va la cipolla rossa…con questa è meglio la bianca…per fare quella salsa serve l’aceto di mele..bisogna raccogliere nell’orto il rafano ….






 A la buona cucina italiana… In questi giorni in casa s’inizia a pensare al menù della vigilia di Natale e del giorno del Natale… e qua la tradizione fa da sovrana… Non vedo l’ora di ritornare ..il 19 dicembre si sta avvicinando … Sento già il profumo del pane fatto in casa… e del pan brioche ..in questi giorni preparato con la zucca..


Lo scrittore francese Marcel Proust nella sua opera “À la recherche du temps perdu” , in una sezione descrive in un episodio le sensazioni avvenutesi dopo l’assaggio di una Madelaine…:
 “Quel dolcetto burroso a forma di conchiglia imbevuto nel tè non è semplicemente un pezzetto di squisita materia ma l’elemento rivelatore…….

Vi lascio la mia lezione di francese sta per iniziare….
 
 
 
 

mercoledì 6 novembre 2013

Avere 20 anni studiare e vivere a Bordeaux

Ora basta Giada!!!! Così iniziava l’ennesimo incazzamento di mia madre a maggio 2013..e continuava…….. Io ti mando in Cina a lavare i piatti!!!!

Aveva ragione, questa volta l’avevo combinata proprio grossa, ma non si può tornare indietro ma bisogna guardare avanti. Non pensavo che parlasse seriamente, pensavo alla sua solita sfuriata, 4 urli una porta sbattuta e dopo baci e abbracci tutto dimenticato. Questa volta invece non è stato così. Una sera a cena mi comunica che l’indomani avrei preso l’aereo alle 7 del mattino destinazione Bordeuax!!

L’ho odiata, ma tanto odiata, ma pensavo ancora che fosse tutto uno scherzo. Il giorno dopo sveglia alle 4 controllo dei bagagli e via per l’aereoporto Marco Polo di Venezia.

Da questo momento la mia vita viene catapultata in una città che non conoscevo , con una lingua quasi sconosciuta, e ancora non sapevo chi avrei trovato e cosa dovevo fare e o studiare.

Dopo i primi 15 giorni dove non volevo sentirla…. E tanto meno vederla con skype…la nostalgia delle vivaci nostre questioni familiari e il resto della mia famiglia mi ha assalita….e l’ho chiamata…

Ne avevo da raccontare di questi 15 giorni…di vita personale e studentesca..
 


Vi lascio con la curiosità di sapere del perché la mia mamma +Lara Elisabetta Belgrado Barzan si è tanto arrabbiata con me… ed inizio a raccontarvi i segreti di Bordeaux, del suo vino e del suo cibo visto da una ventenne ex scalpestrata!!!



Bordeaux…. C’è una celebrissima musica che diceva Un americano a Parigi…io potrei dire Una ragazzina italiana a Bordeaux

 
 
Una città dalle mille sfaccettature …tutte da scoprire, dove un filo conduttore però può essere il buon vino e il buon cibo…

Ho sempre detestato la cucina del ristorante…. Il rapporto conflittuale con mia madre l’ho sempre associato a quell’ambiente, ( non esistono riposi…feste..o orari)la parola Chef +Lara Elisabetta mi faceva rabbrividire… figurarsi se io potevo immaginare che un giorno me ne sarei innamorata..o ancor peggio che diventasse la mia professione o quasi…

L’unica cosa che sempre dirò è grazie per avermi insegnato a mangiare bene ..ad annusare la materia prima sia prima di cucinarla sia da cucinata….questo sin da quando sono venuta al mondo . C’è una tradizione in casa ..la prima pappa seria dello svezzamento. Tutti noi 5 fratelli siamo stati svezzati con una crema di patate e tartufo bianco…. Qualche pediatra svenirà ..per me lo fa per gelosia e non per scelta dietetica….




Sono ormai 5 mesi che sono partita dall’Italia per venire in Francia, a Bordeaux

Bordeaux è considerata una della capitali del vino, infatti si trovano i migliori produttori di vino a livello internazionale …e come direbbe il buon Dio Bacco  se ce il buon vino c’è  anche del buon cibo.


Da quando sono diventata un po’ francese ho imparato a passeggiare… cosa che detestavo fare a casa..

Da quando passeggio  per le Rue e i Boulevard ho scoperto come si differenziano le persone, ma soprattutto come queste mangiano .

Potremmo dire che a Bordeaux…ma ho visto la stessa cosa a Tolosa e a Chamonix…si dimenticavo io viaggio e vivo fra queste 3 località…. Che ci sono :

1)Ristoranti o Bistrot francesi    



2) ristoranti etnici

 
 
3) “ristoranti/pizzerie italiane”
 
 
 
Critico soprattutto i turisti e non tanto i bordolesi. ..( si chiamano così gli abitanti di Bordeaux)
 

Vedo turisti che mangiano al Fast Food e penso che “tristezza”….ora capisco  la mamma!!!

Persone che mangiano “italiano” o meglio che pensano di mangiare italiano ....perchè per loro i Maccheroni  sono la pâtes  (PASTA ) e dicono  “Maccheroni” per qualsiasi formato …


Infine ci sono i ristoranti etnici, che non ho nulla contro ma lì trovi da tutte le parti..

In poche parole se vieni  a Bordeaux devi frequentare  ristoranti e bistrot che propongono piatti tipici di questa zona della francia.

Fra le cose che ho imparato durante il mio corso di vita obbligatorio francese  è:

La Salsa Bordelese :

 
 
è una salsa densa,rossa, succulenta,carica  di profumi e di sapori a base di vino rosso e midollo ottima per accompagnare una costata o una bella fiorentina.

 

Anatra con Ceppatelli: I Ceppatelli (Cepes) sono dei  funghi usati come contorno…non sono proprio i  nostri porcini ma sono altrettanto buoni..  in questo piatto vengono serviti  con confit d’anatra. Il tutto  servito con del prosciutto, cipolle ed erbe aromatiche .
 


Fois gras:A Bordeaux è considerato una prelibatezza per le grandi occasioni visto il costo, …pensare che mia madre me lo dava sul pane con delle mele saltate al burro e brandy e io ogni volta brontolavo…è fatto con fegato d’anitra marinato nel brandy e servito con vino sauternes.



Piccione selvatico alla griglia: dove la magia di chi lo cucina sta tutta nella cottura, nell’ultima padellata viene saltato alla bordolese con carciofi, cipolle e patate e fiammeggiato con acquavite di Bordeux accompagnato da un rosso del Medòc o di Graves.





Vogliamo non parlare dei dessert di Bordeaux?





I vini di Bordeaux sono utilizzati anche per preparare diversi dolci come, granite, sorbetti di vino rosso o bianco dolce (Sauternes o Cerons ), oppure le Poires au St. Emillon.

Con l'arrivo dell’autunno uno dei dolci di fine pasto più richiesto è dato dalle pere affogate nel vino rosso con succo d’arancia e cannella.

 




Ora vi lascio con l’acquolina in bocca… e con la voglia di venire a Bordeaux …