Purtroppo è vero il nostro corpo rappresenta ciò che
mangiamo.. e io sono un esempio.. La classica bella ragazza italiana con i suoi
chili e le sue curve..ma non mangio “schifezze” mi riferisco a patatine fritte
hamburger al Mcdonald .. ma cose buone con gusto e profumi.
Un altro grande
filosofo della vita , Claude Lèvi-Strauss afferma che il cibo non serve solo ad appagare un
fabbisogno calorico , ma prima di tutto a “soddisfare” un appetito “simbolico”.
…forse è per questo che mia madre mi dice sempre..prima gli occhi..poi il naso
e per ultimo il gusto…
Mangiare è un rito che ci accompagna dalla nascita fino alla
morte. La vita è anche questo scoprire nuovi gusti e nuovi profumi, lasciarsi
trasportare dalla curiosità di una tradizione culinaria che cambia in ogni
momento e in ogni situazione.
Fin da bambina sono stata abituata a mangiare bene, ad
apprezzare i frutti della stagione..dai passati di verdura ..ad un buon risotto
al tartufo e in questo mese il tartufo bianco è strabiliante .. la tartare (che io amo follemente fatta con tutte
le salse e le verdure del caso… ) e poi le guancette al barolo accompagnate da una polentina o dai dei ravioli allo
stracchino … un sogno!!!!!
Mi sta venendo l’acquolina in bocca parlando di
questi piatti.
L'altra sera io e la mia famiglia francese abbiamo mangiato
il lesso con le verdure accompagnate con
le varie salse e mostarde. La mia mente è saltata al carrello del bollito che
prepara mia madre..(+Lara Elisabetta Belgrado Barzan)… le sue frasi ..per fare un buon lesso servono 7 tagli di
carne diversi..tutto deve essere cucinato con calma…tutto deve essere
schiumato… ogni carne deve avere la sua pentola… come ci sono 7 carni servono
anche 7 verdure di stagione …. Non devono mancare le patate lesse e le biete.. quanti
ricordi..quanti profumi ritornano nella mia mente…. Con questa carne ci va la
cipolla rossa…con questa è meglio la bianca…per fare quella salsa serve l’aceto
di mele..bisogna raccogliere nell’orto il rafano ….
A la buona cucina
italiana… In questi giorni in casa s’inizia a pensare al menù della vigilia di
Natale e del giorno del Natale… e qua la tradizione fa da sovrana… Non vedo
l’ora di ritornare ..il 19 dicembre si sta avvicinando … Sento già il profumo
del pane fatto in casa… e del pan brioche ..in questi giorni preparato con la
zucca..
Lo scrittore francese Marcel Proust nella sua opera “À la recherche du temps perdu” , in una sezione descrive in un episodio le sensazioni avvenutesi dopo l’assaggio di una Madelaine…:
“Quel
dolcetto burroso a forma di conchiglia imbevuto nel tè non è semplicemente un
pezzetto di squisita materia ma l’elemento rivelatore…….
Vi
lascio la mia lezione di francese sta per iniziare….

























